Son la mondina’ [I am the woman who clean the rice], 2018
Video, color, audio (ongoing research)
10’41’’

My grandmother double check every single rise grain before making a risotto, producing an unintentional meditative action before dinner. Alongside an interview where she recount when she was a ‘mondina’ (a rice weeder).
I was always struck by the familiarity my grandmother used to handle rice, checking it grain by grain before cooking. It is only later that I discovered that those same hands had planted fields of rice sprouts.
This video is the first stage of a family ethnography that I'm carrying out through the awareness and documentation of gestures and stories that have always populated my domestic space. In this specific case the fragments of this unintentional archive - but intentionally recovered - have reopened a window towards the world submerged by the time of the laborers in northern Italy, of which my grandmother is one of the last direct witnesses.

(Find the Video with English Subtitles here: https://vimeo.com/316079727 )

Fin da bambina sono testimone di un gesto caro a mia nonna, quando prima di prepararci il risotto versa sul tavolo della cucina un pacco di riso e ne passa al vaglio i chicchi, uno per uno, per eliminare eventuali impurità o corpi estranei. Un lavoro forse superfluo, almeno al tempo della mondatura elettronica dei chicchi, ma non per lei. Sono sempre stata affascinata da questo atto prolungato e silenzioso, quasi meditativo, che precede il lavoro della cottura e l’allegria della cena.
Recentemente ho scoperto che quelle stesse mani avevano un tempo piantato (e mondato), campi interi di piantine di riso, durante i famosi quaranta giorni di “campagna in risaia” delle mondine, nel novarese, in Piemonte.
Questo video è la prima tappa di un’etnografia familiare che sto portando avanti attraverso la presa di coscienza e la documentazione di gesti e racconti che da sempre popolano il mio spazio domestico. Nel caso specifico i frammenti di questo archivio non intenzionale - ma intenzionalmente recuperati - hanno riaperto una finestra verso il mondo sommerso dal tempo dei braccianti nel nord Italia, di cui mia nonna è uno degli ultimi testimoni diretti.